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30 Marzo 2025
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Progetto Itaca incontra la Confcommercio

Talenti e lavoro, un ponte verso l’inclusione

Il convegno alla Confcommercio di Palermo raccontato da una nostra volontaria

Talenti e lavoro. Un ponte verso l’inclusione.

Giovedì 27 marzo 2025, ho avuto l’opportunità di partecipare, in qualità di socia del Club Itaca Palermo, al convegno tenutosi alla Confcommercio di Palermo.

L’evento, organizzato da Progetto Itaca Palermo, è stato finalizzato all’inserimento lavorativo delle categorie protette, al fine di sensibilizzare le imprese sulle opportunità offerte dagli avvisi della Regione Sicilia 22/2024, migliorare l’accesso all’occupazione, e 25/2024, percorsi sociali per il lavoro, interventi di presa in carico multiprofessionali, finalizzata all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Nel corso del convegno vi sono stati parecchi interventi volti a sostenere l’inclusione lavorativa per dare autonomia e dignità alle persone affette da disturbi psichici.

I relatori hanno dato assoluta attenzione al disagio mentale mettendo in evidenza che è necessario realizzare un progetto per la vita che includa l’inserimento lavorativo come fulcro centrale. Per Beppe Barresi, che è il nostro presidente, tra le altre cose, il lavoro è la vera chiave per rientrare nella vita.

Patrizia Di Dio, presidente della Confcommercio, ha sottolineato che lo scopo delle attività di formazione per i disabili deve essere quello di creare opportunità di lavoro.

“Creare il popolo del fare e fare bene da persone per bene”, ha detto Di Dio “è necessario accompagnare i primi tirocini formativi che poi dovranno tradursi in contratti a tempo indeterminato. Il Terzo Settore e le istituzioni devono avere una mentalità imprenditoriale, non vi deve più essere solo attività solidaristica. Un’impresa senza valori non ha valore”.

Anche Roberta Schillaci, onorevole del Movimento 5 Stelle, ha sostenuto che occorre un mercato del lavoro più inclusivo e ha posto l’accento sulla mancata attuazione della legge 68/99. Ha evidenziato come quest’obbligo di legge in Sicilia non ha mai ricevuto attuazione. L’occupazione lavorativa per i disabili psichici è di uno su otto, mentre per i disabili fisici di uno su tre.

“Oggi i disabili psichici sono prigionieri nella famiglia e nel Terzo Settore. Pertanto – dice l’assessore –  sono privi di dignità sociale e lavorativa. Il dipartimento del lavoro deve cambiare il passo e fare lavorare il terzo settore come comunità prevedendo la loro organizzazione e prendendosi cura della dignità dell’individuo. Itaca Palermo ne è un esempio”.

Le misure normative e gli emendamenti alle stesse misure devono arrivare al Parlamento siciliano. Ciò al fine di contrastare la disomogeneità in Sicilia sul budget. La Sicilia non deve rimanere indietro rispetto ad altre regioni, dice Schillaci.

Per l’onorevole Chinnici, che ha fondato l’intergruppo sulla salute mentale, inchiodando la politica alle sue responsabilità, la spinta proviene dal basso. “L’ascolto dei familiari è importantissimo, occorre trasformare il dolore in concretezza”.  La parola talenti è di plastica – sostiene l’onorevole –  occorre parlare di potenzialità per far sì che i disabili psichici possano essere messi sullo stesso piano e quindi in condizione di parità.

L’onorevole Caronia, (intergruppo sulla salute mentale) ha sottolineato l’importanza del diritto allo studio per i disabili e ha sostenuto la necessità della creazione di una commissione di verifica delle norme che devono essere applicate.

La dottoressa Salvatrice Rizzo, dell’Agenzia per l’Impiego di Palermo, è intervenuta sul tema dell’inserimento al lavoro dei disabili psichici, con la notizia di un nuovo tirocinio lavorativo per una socia del Club Itaca Palermo. Ha inoltre incitato la volontà politica all’azione su questo tema così importante.

La dottoressa Barbara Scirà che presiede un ente per la formazione dei disabili ed esperta in orientamento e collocamento mirato, ha illustrato le strategie più efficaci per creare un ponte tra chi cerca lavoro e le aziende.

Il dottor Albanese, della libreria del Mare, che ha offerto due contratti di lavoro alle socie del Club, ha parlato del valore dell’inclusione di chi lavora con passione e consapevolezza.

Sono intervenuti anche l’azienda Lo Coco di Casteldaccia e Luca De Paoli della Yellow School.

L’imprenditore Lo Coco ha dichiarato di avere due lavoratori disabili con contratto a tempo indeterminato e ha sostenuto che gli strumenti e i modi per l’inserimento lavorativo dei disabili psichici ci sono.

“I talenti sono doni, delle predisposizioni e capire quale può essere il ruolo per l’inserimento lavorativo del disabile psichico non è difficile”.

Tra tutte le parti interessate al progetto di inclusione v’è stato un bell’ascolto propositivo che mi fa ben sperare, è emersa una volontà politica alla rapidità dell’agire.

Per Luca De Paoli l’avviso 25/2024 è un “mezzuccio” della Regione, è necessaria invece una sinergia tra pubblico e privato.

Progetto Itaca Palermo ha presentato i risultati del progetto di inclusione lavorativa ed è emerso che allo stato i rapporti di lavoro che hanno coinvolto i soci della Clubhouse Itaca Palermo, sono 9.

In particolare, vi è stata la testimonianza di Eleonora Di Grazia che ha parlato della sua esperienza lavorativa e ha messo in risalto come il lavoro è stato da lei svolto col cuore, non solo con la mente e con le braccia.

Importante anche la testimonianza di Antonella Colli, la quale il giorno prima del convegno ha appreso la notizia che avrebbe iniziato a lavorare con “Equonomia”. La sua gioia era palpabile.

Aver partecipato a questo convegno per me è stato illuminante. Mi ha portata a prendere una decisione, quella di impegnarmi in prima persona per spingere la politica verso l’applicazione della legge 68/99 e ad intraprendere un cammino comune, con il settore privato, il settore pubblico e il terzo settore, volto all’inclusione sociale e lavorativa dei disabili psichici.

Ritengo che, in attesa che ci si possa avvalere del Progetto di Vita, ex decreto legislativo del 2024 n. 62, che troverà la sua applicazione nel 2026, è di importanza estrema promuovere l’elaborazione del “progetto individuale”, ai sensi della legge 328/2000. Nell’ambito del progetto di inclusione lavorativa dell’associazione Progetto Itaca Palermo, è mia intenzione coinvolgere le istituzioni pubbliche e private verso il pieno obbiettivo dell’inclusione lavorativa dei soci del Club Itaca Palermo.

Sono un avvocato civilista e quando non sono stata in grado di lavorare per via del disagio psichico, ero oltremodo disperata. Coinvolta nel vortice della paura di non riuscire più a svolgere la professione forense, pensavo che pur di lavorare avrei fatto i lavori più umili e ne sarei stata felice.

Da questi pensieri emergeva l’importanza di avere uno scopo nella vita che mi consentisse non solo il sostentamento economico ma l’importanza di non sentirmi inutile nella vita. Temevo di rimanere ai margini della società, come un fantasma errante solo per la città.

Poi la mia mente miracolosamente è ridiventata pensante e lucida, ho potuto riprendere l’attività con soddisfazione, mi sono inclusa nuovamente nella società e le soddisfazioni lavorative mi hanno ridato coraggio, positività e forza.  Ora il mio obiettivo è mettere a disposizione queste rinate caratteristiche per consentire ai miei amici di Progetto Itaca Palermo e di chi si ritrova in difficoltà, ad avere un inserimento lavorativo soddisfacente e consono alle loro predisposizioni. Far sì che i disabili psichici possano raggiungere il loro sogno… avere un lavoro che dia loro un segnale di rinascita. La mia opinione è che il lavoro purtroppo non debella la malattia psichica. Ci potranno essere delle ricadute, magari anche gravi, ma avere la consapevolezza di poter ritrovare una vita piena e soddisfacente è certamente di grande aiuto per la ripresa.

Irene La Franca