Dalla Pellicola alla Psicologia: L’impatto del film ‘il ragazzo dai pantaloni rosa’ sugli studenti palermitani
Al cinema Rouge et Noir di Palermo incontri di Progetto Itaca con gli studenti per parlare di prevenzione sulla salute mentale
Al cinema Rouge et Noir di Palermo incontri di Progetto Itaca con gli studenti per parlare di prevenzione sulla salute mentale
Nel mese di Novembre 2024 ho avuto l’opportunità di condurre una serie di conferenze e dibattiti presso il Rouge et Noir di Palermo, a seguito della visione del film Il ragazzo dai pantaloni rosa.
Questo progetto, che ha coinvolto studenti delle scuole medie e superiori di Palermo, è stato un’occasione preziosa per affrontare tematiche psicologiche complesse legate all’identità, alla discriminazione, al bullismo/cyberbullismo, e alla costruzione del sé.
Attraverso una riflessione attenta e mirata, ho cercato di accompagnare i ragazzi in un viaggio emotivo e cognitivo che li aiutasse a comprendere meglio se stessi, gli altri e il mondo che li circonda.
Da professionista, ho focalizzato l’attenzione sull’analisi dei processi psicologici che emergono in situazioni di bullismo, di intolleranza e di ricerca di identità.
Il film Il ragazzo dai pantaloni rosa, con la sua trama profonda e sfaccettata, ha fornito un pretesto ideale per esplorare questi temi sotto una luce più critica e riflessiva.
Ho cercato di stimolare i ragazzi a considerare la psicologia del personaggio protagonista, analizzando il suo percorso di auto-scoperta e di lotta contro le etichette sociali imposte.
In particolare, mi sono concentrata su come l’adolescente, in un contesto di forte conflitto interiore e sociale, sviluppa strategie per difendersi e costruire una propria identità, spesso a discapito del benessere psicologico.
La reazione degli studenti è stata incredibilmente positiva e coinvolgente, dimostrando una sensibilità e una maturità che spesso si sottovalutano, erroneamente, nei più giovani.
Una scuola che ha mostrato una partecipazione particolarmente profonda è stata l’ICS Boccone: questo istituto si è distinto non solo per l’interesse manifestato dai ragazzi, ma anche per la capacità di affrontare tematiche tanto delicate con una consapevolezza psico-emotiva rara e preziosa.
I ragazzi di questa scuola hanno partecipato attivamente al dibattito, portando riflessioni che vanno ben oltre la superficie del tema trattato, mettendo in luce una preparazione emotiva e intellettuale che lascia a bocca aperta.
La loro capacità di mettere in discussione le proprie certezze e di riflettere criticamente sulla propria crescita personale è stata un segno tangibile di una maturità rara in ragazzi di questa fascia di età.
Un ringraziamento particolare va al Professor Inzerillo della scuola ICS Boccone di Palermo, il cui impegno e visione educativa hanno contribuito in maniera determinante alla riuscita di questa iniziativa.
Il professor Inzerillo ha saputo mediare gli interventi e coinvolgere i suoi studenti in modo empatico e consapevole, incoraggiandoli a esplorare con serietà e profondità temi che, seppur delicati, sono fondamentali per la loro crescita. La sua capacità di sostenere un dialogo aperto e rispettoso all’interno della sua classe ha creato un ambiente ideale per una discussione franca e arricchente.
È grazie a figure come lui che è possibile fare un passo in avanti verso una cultura della comprensione e dell’inclusività, fondamentale per il benessere psicologico dei nostri giovani.
Non posso che esprimere anche la mia sincera gratitudine a Elena Rizzo, per la sua straordinaria empatia e professionalità: ha giocato un ruolo cruciale nel coordinare il progetto, creando un ambiente di apertura e sostegno che ha permesso a questo incontro di avere un impatto profondo su tutti i partecipanti.
Grazie alla sua dedizione e al suo approccio umanistico, questo progetto è diventato un’occasione di crescita non solo per gli studenti, ma anche per noi professionisti che abbiamo avuto il privilegio di farne parte.
Questa esperienza ha confermato, ancora una volta, quanto sia importante creare occasioni di confronto e riflessione per i giovani, in modo che possano sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e degli altri.
In un mondo che cambia rapidamente, dove le sfide legate all’identità e alla diversità sono sempre più complesse, il ruolo della scuola e della cultura diventa centrale nel promuovere una crescita sana e rispettosa. Il dialogo psicologico, la riflessione critica e l’empatia sono strumenti indispensabili per costruire una società più inclusiva, che riconosca e valorizzi la diversità come una ricchezza e non come una minaccia.
Per citare ancora la preziosa Elena Rizzo: lo scherzo è tale solo se ridiamo entrambi.
In conclusione, voglio ribadire l’importanza di queste iniziative, che, partendo per esempio dal cinema e dalla riflessione culturale, offrono una piattaforma fondamentale per sensibilizzare le giovani generazioni e aiutarle a comprendere il valore della diversità e del rispetto reciproco.
Federica Li Greci